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VITA NUOVA ( 1998) E' un giorno di quotidiano splendore,
e il sole brilla lassu', nel cielo dipinto di blu.
Un segnale improvviso non ammette perche',
della merla i giorni, che freddo che e'. Inaspettato, non cercato, non sognato,
e' rivoluzione di vita pianificata.
E' stravolgimento di progetti da tempo pensati. Uno squillo, un appuntamento, una corsa veloce.
Una corsia, camici bianchi, una voce amica.
Errore non c'e', vita nuova e' dentro di te! Una fitta al cuore, e' emozione? E' paura e' amore?
Ho temuto da sempre, l'evento,
che si e' svelato in un momento. Sempre pensato piu' grande di me, piu' forte del vento,
eppure oltre al dolore, che gioia che sento.
Sopravvivero', all'altezza saro', di tanto amore - DOLORE - AMORE... I mesi scorron sereni, mi hanno detto riposo!
in un intreccio, non una ma due vite si agitano in seno,
impetuose vogliono crescere, nascere, vivere. Si sa, il lavoro da mantenere,
senza di me, lo stesso non e'.
Troppe scale ogni giorno, su e giu,
tante le cose da sbrigare,
un malore improvviso e tu... La corsa folle , infinita,
e ancora corsie, bianchi camici indaffarati,
e' definitivo, pericolo di vita per loro E',
NON MI HAI ASCOLTATA, DOVEVI RIPOSARE DI PIU'. Ancora teneri boccioli dentro di me, impazienti,
che spingono alla vita, ma e' presto! E' presto!
E' troppo presto, non sono maturi
sono piccoli e fragili no...no...no... NO... In un letto cosi', tutto il giorno non mi muovo di li,
nemmeno per fare ...
Lunghe le ore, a sognare a pensare:
come saranno quale nome gli voglio dare.
State buoni fiori dorati, state ancora con me, state calmi e sereni,
ora anch'io lo sono, gia' vi adoro. Cinquanta i giorni che trascorro cosi',
quante gioie e dolori son passati di li.
Un bel di', lacerante il dolore,
profondo quel grido, cos'e'?
Il tempo e' giunto oramai. Una mano, un sorriso, imploro per me.
No, non si puo', e' complicato per te.
Amore , dove sei? Fuori , in corsia, lontano da me...
una mano un sorriso, per me, non c'e'. Imploro aiuto, stremata, reagire non so...
Ora basta! E' pericoloso oramai.
Non funziona la medicina, la flebo non va. Presto! Presto! Nel lettino, ora fan tutto loro.
Ne corpo, ne dignita' ne decoro,
sono merce del loro lavoro. Preme il ventre, con forza, manovra precisa,
sguizzate fuori, come pesciolini,
bagnate come pulcini.
Il pianto che irrompe, e' speranza di vita. Siete due goccioline di acqua, lucenti,
due germogli teneri e splendenti.
Son minute manine e piedini,
che emozione stringervi a me,
e' la gioia, l'amore, piu' grande che c'e'. Luciana |