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Il Piccolo Principe
e Antoine De Saint-Exupéry

L'Amicizia, La Poesia del Piccolo Principe, e uno sguardo appassionato ad Antoine De Saint-Exupéry.



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"Ecco il mio segreto:

 

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(il principe e la volpe)

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e' molto semplice, non si vede bene che col cuore, l'essenziale e' invisibile agli occhi."
   


IL TACCUINO SEGRETO DEL PICCOLO PRINCIPE

DARIA GALATEA
"Non so cosa mi ha preso: disegno tutto il giorno", scrive Antoine de Saint Exupéry alla madre, che e' pittrice: " ho scoperto per cosa ero fatto". Saint Ex disegnava costantemente ; e spesso piccoli personaggi infantili e lunari. Con la serieta' dell' infanzia e gia' minati dalla solitudine, sospesi sul cerchio dell' orizzonte ridicolo di un pianeta minimo, circondati da fiori-stellao coronati da cappelli a punta, affiorano nelle lettere alle amiche del cuore o nelle dediche ai compagni, gli eroici pionieri dell' aviazione.









Oppure spuntano a sorpresa tra ridicoli mondani con la canna e gli occhi sorpresi, o tra signorine degli anni trenta, adorabili corpi svestiti o raccolti da un accenno di abito, con rapide zazzere foriere di una testa piu' nota, quella del principino piu' famoso del novecento. Il Piccolo Principe ha sessant'anni e la casa editrice Gallimard, che lo ha pubblicato nel 1946, tre anni dopo l'edizione di New York, lo festeggia con un grande album che raccoglie tutti i disegni ritrovati di Saint-Ex, per lo piu' inediti.

VI RACCONTO LA SUA VITA ( testo raccolto da Daria Galateria)
Frèderic D'Agay (pronipote di Antoine)
La mia bisnonna, Marie de Fonscolombe, la madre di Saint Exupéryera una brava ritrattista; i suoi quadri sono conservati al muse di Lione. Dipingeva anche paesaggi, e madonne nere, basate sulle foto che le mandava il figlio da Dakar. Aveva sposato nel 1859 Jean de Saint Exupéry - un avecchia famiglia: conti XIII secolo. Me la ricordo, tutta vetita di bianco, chiedermi, a 97 anni: "non ho mai letto montherlant; procurami i suoi libri". Saint Ex ha seguito i corsi alle Belle Arti di Parigi. Ma agli studi di architettura sostitui' il brevetto di pilota; aveva avuto il battesimo dell' aria a dodici anni, sulle ginocchia di Védrines, che sarebbe stato un eroe della prima guerra mondiale. I disegni dell' epoca in cui Antoine era pilota militare in Marocco sono bellissimi, perche' sono ritratti, ma anche stati 'animo: la noia delle camerate - lui amava il volo - l' amicizia, una specie di pieta' per i soldati di corvée con la ramazza, o intenti a sbucciare patate; o ancora stesi a non far nulla in cella, per " aver virato troppo vicino al suolo " o aver " atterrato col vento di lato", o " aver tagliato la pista sotto i 500 metri".

I disegni mondani invece sono divertentissimi, caricaturali; Saint-Ex era chiaroveggente sulle persone, e aveva molto "lucidato i parquet", come si dice negli anni trenta. Era invitato come asso dell' aviazione e naturalmente anche come scrittore, c'e' un filmato in cui compare al "ballo dei lettini bianchi" , lussuosissimo ballo di beneficenza per gli ospedali di Parigi, a disagio, comicissimo.Amava molto scherzare, ma d'istinto si teneva a distanza dai pretenziosi, gli " importanti". Poi c'e' l'epoca della contessa Nelly de Vogué, che pensava che Antoine dovesse avere un ruolo nella vita politica francese: questo subito prima della guerra, dal '37 al '39. I disegni che le ha lasciato, e che si trovano in Dessins, sono tutti inediti. Antoine disegnava continuamente; mentre era al telefono, mentre parlva con gli amici. Il figlio del poeta Paul Claudel, Henri, era console generale di Francia a New York; Antoine lo vedeva spesso. Una sera, come al solito, parlando, scarabocchiava, e buttava a terra tutto; la figlia del console, la piccola Marie Sygne, raccolse i fogli appallottolati.

E' cosi' che abbiamo le prime prove del personaggio del re del Piccolo Principe. Alcuni aquerelli originali li ho riconosciuti , alcuni anni fa a Tokio, al Museo Akiko Torii; altre opere grafiche di Saint-Ex le ho fatte pubblicare precedentemente; ma intanto pensavo sempre al progetto di riunire tutti i disegni conosciuti di Antoine; e ora quel progetto e' stato realizzato. Partendo per l'Africa del Nord nel '43 , per ricominciare a battersi , Antoine de Saint Exupéry aveva regalato il manoscritto del Petit Ptince a una sua amica Americana, l'attrice Sivia Reinhardt. Dal fondo di qualche paese degli Stati Uniti, un giorno la figlia e' venuta a offrirlo a Robert Parks della Pierpont Morgan Library, che l'ha comperato per la somma quasi ridicola di diecimila dollari. Il 21 Aprile tra l'altro la Morgan Library riapre dopo tre anni di restauro e ampliamento a opera di Renzo Piano, e per coincidenza e' l'anniversario del tesoro della biblioteca, l'unico manoscritto del Piccolo Principe.

Non e' il manoscritto definitivo, che non e' stato ancora localizzato; e' uno stadio anteriore, e quindi ancora piu' interessante, ed e' riprodotto tra questi Dessins. All' inizio in Nord Africa Antoine de Saint Exupéry dovette affrontare un lungo periodo di inazione. Con l'entrata in guerra dell' America, pensava di poter subito riprendere il volo; ma non fu cosi'. A quel periodo di noia appartiene l'esilarante Menu du cochon. Fu ad Algeri, dove c'era Anré Gide, che con vistose camicie a righe rosse regalategli dagli ammiratori americani, parlava di letteratura con Maurois e il surrealista Soupault, mentre Jean Amrouche, il poeta Kabile, cercava di persuaderlo al gaullismo. Emmanuel Bove era a suo agio, ma tutti si annoiavano, e giocavano a scacchi. Come si sa, quando riprese a volare, nonostante i divieti e gli incidenti, il 31 luglio del '44 Saint-Ex non ritorno' da un giro di ricognizione. Ma intanto, ad Algeri era un po' depresso di dover restare a terra, e il 20 gennaio del '44 organizzo' una cena e ne disegno' il menu', con un maialino fiorito, la giovane padrona del locale, gli invitati Francesi ed Americani, e un Piccolo Principe a tavola sul suo pianeta che dice che dice: " Non sappiamo tutto, quindi godiamocela con precauzione ". Un giorno si e' presentata da me con questo menu' la padrona, la signora ritratta, e praticamente me lo ha regalato; e' stata una grande emozioneritrovare una delle ultime serate di Saint-Ex.