Il superamento del problema, la vera trasformazione, comunque, spetta solamente al cliente: il counselor può solo guidarlo, con empatia e rispetto, a ritrovare la libertà di essere se stesso".
Da "L'arte del Counseling" di Rollo May
Gli Ambiti di Intervento
Il Counselor è un operatore che si propone di aiutare gli altri attraverso l’offerta di tempo, rispetto, attenzione e specifiche competenze.
Lo scopo di una relazione di Counseling è quello di offrire ai clienti “l’opportunità di esplorare, scoprire e rendere chiari i propri schemi di pensiero e di azione, per crescere nelle competenze di coping (fronteggiamento delle difficoltà) e di autodeterminazione, anche rispetto alla soluzione di alcuni problemi. Tutto questo per aumentare la qualità della vita migliorando l’uso delle proprie risorse e soddisfacendo al meglio le proprie esigenze, i propri bisogni e desideri. Fondamentalmente il Counseling si occupa della salutogenesi” (Giusti, Mattachini, Merli, Montanari, 1993).
Partendo da questa premessa possiamo dedurre che il Counseling può essere un supporto in innumerevoli settori di intervento: dall’ambito scolastico a quello aziendale, dal campo medico sanitario a quello sessuale, dal settore dell’orientamento a quello della devianza e delle situazioni di emergenza.
La formazione del Caunselor
Il counselor non fa “terapia”, non “cura”, ma "si prende cura” di chi è portatore di disagio esistenziale, di chi, pur non avendo bisogno di una ristrutturazione della propria personalità, vive comunque non correttamente la propria vita.
Nel capitolo XXI, del libro il Piccolo Principe, sono racchiusi i codici del counselor. Nella lettura, scopriamo che la relazione, deve seguire deteminate tappe, "prima mi mettero' un po' lontano da te" e poi piano piano , mi avvicinero'. Ci sono le attese, e io devo diminuire i miei preconcetti per creare legami. Non c'e' mai l'invasione, entro nell'altro senza invadere l'altro , e senza lasciarsi invadere. Siamo presuntuosi, se pensiamo di poter aiutare gli altri, il counselor, guida l'altro verso le "proprie" competenze. attraverso la terapia relazionale, attraverso TEMPO- PAZIENZA-SENTIMENTO.
Rogers focalizza l'importanza delle capacita' personali di scoprire le proprie disposizioni, e far si che ogni scelta sia "IO SCIELGO", e non sia mai imposta da altri. Il couselor, portera' l'altro alla MASSIMA AUTONOMIA POSSIBILE ( M.A.P.), secondo le capacita' dell'altro. Il counselor non da soluzioni, perche' cosciente delle diversita' personali. Lavora con l'altro attraverso la comunicazione efficace, ma prima di tutto devo essere un ascoltatore efficace.
Ora, dal momento che l'incontro e' di due o piu'persone, come nel nostro caso, il counselor lavora sulla forza che queste persone mettono in campo nello stare insieme. Si lavora sui comportamenti, si parla di motivazioni, di emozioni, di codici affettivi.
Il counselor studia la relazione, il modo per andare verso la relazione efficace, lavora intensamente, sul modo come ci si pone nella relazione, sia nel contesto protetto sia nel contesto esterno. In cui ognuno piu' facilmente potra' sviluppare le capacita' interpersonali, che in qualche modo ci sono ma che vanno sviluppate al massimo delle nostre capacita' per poter fare la professione di Counselor.
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