Il giovanissimo Antoine subito sperimenta il “gusto per il bello”: la madre è difatti un’ottima pittrice. Insieme al fratello François frequenta il collegio gesuita di Notre-Dame-de-Sainte-Crois. Non riesce però a farsi benvolere dai compagni che lo scherniscono. Nel 1912 all’aeroporto di Ambérieu, sale per la prima volta su un aereo, quello di Gabriel Wroblewski-Salvez. Antoine, per tutta la vita, resterà un solitario, o meglio ancora un ragazzone, una colonna d’uomo ma estremamente fragile. La guerra farà di lui un uomo ancora più solo, incapace di stare in mezzo agli uomini. I rapporti migliori che ha con l’umanità è quando si trova a bordo d’un aereo, al posto di guida. Non ama i salotti letterari, ama scrivere ma non frequentare intellettuali e giornalisti. Si sente sempre fuori posto. Nel 1917 la morte del fratello François affetto da reumatismo articolare lo farà decidere di tornare in Francia per iscriversi al liceo Bossuet, e poi al Saint-Louis di Parigi. Si arruola nel II Reggimento di Aviazione di Strasburgo: è il 1921. Ottiene così il brevetto di pilota civile, poi anche quello militare. Ha un breve rapporto con la futura scrittrice Louise Leveque de Vilmorin. Inizia a scrivere: nel 1926 pubblica il suo primo racconto, “L’aviatore”, sulla rivista Le Navire d’Argent. Sempre nel ‘26 viene assunto dalla Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoère, che copre la tratta Tolosa-Dakar. Il 12 ottobre 1926, in qualità di pilota di linea commerciale, fa parte del personale delle linee aeree Latécoère, poi Aéropostale: da Tolosa-Casablanca-Dakar, sorvola la Spagna, il Marocco, il Sahara, la Mauritania, il Senegal. Finalmente giunto a Capo Juby, Antoine decide di sostare per un intero anno; scrive così, “Courrier Sud” e “Vol de nuit” che nel 1931 si aggiudicherà il premio Femina. Nel 1930 Antoine tocca Buenos Aires: è lui il direttore dell’aereo postale Argentina-Francia. E’ qui che incontra il suo grande tormentato amore, Consuelo Suncin Sandoval de Gòmez. Il matrimonio è deciso in un battibaleno, nel 1931 Consuelo e Antoine convolano a nozze. Consuelo resterà per tutta la vita la musa di Antoine, nonostante il loro rapporto si faccia di anno in anno più drammatico e nevrotico, ricco di ansie di paure e di gelosie. Antoine avrà delle relazioni extraconiugali, che lasceranno delle tracce indelebili nella piccola ma coraggiosa Consuelo. La signora de Saint-Exupéry stringe amicizia con il gruppo dei surrealisti, in particolare con André Breton, Marcel Duchamp, Balthus. L’amicizia con questi grandi artisti è uno dei temi che sono nelle "Memorie della rosa”, pubblicato per la prima volta in Francia nel 2000. Il libro diventa subito un best seller, perché per la prima volta, grazie a questo romanzo biografico, viene gettata nuova luce sull’autore de “Il piccolo principe”, nonché sul rapporto fra Antoine e Consuelo, sulla loro vita privata, sul circolo degli artisti che frequentavano i coniugi de Saint-Exupéry. Nel 1935 Antoine si getta a capofitto nel raid aereo Parigi-Saigon. Finisce nel deserto libico, ma per fortuna verrà tratto in salvo dagli aerei della Regia Aeronautica di Derna. Nel 1939 pubblica “Terre des hommes”. Le condizioni fisiche di Antoine non sono delle migliori: diversi incidenti aerei, molte fratture subite in tutte le parti del corpo, lo hanno reso più scontroso e se non proprio misantropo comunque un personaggio che non ama stare con la moglie e con gli amici di lei. E’ costretto a riparare a New York, poi nel Québec verso il 1942. Considerato gollista dagli americani e pétainista dai canadesi, avrà non poche gatte da pelare. Con lo sbarco degli alleati in Africa del Nord, Antoine riesce a farsi arruolare nell’aviazione americana: sua intenzione è di tornare in Francia. Durante la guerra, nel 1943 in America appare “Il piccolo principe”, romanzo (favola) che a tutt’oggi è stato tradotto in centoquindici lingue e stampato anche in caratteri arabi e cirillici. Uno dei libri più amati in assoluto del Novecento e non solo. Antoine de Saint-Exupéry precipita in circostanze non del tutto chiare, nel Mar Tirreno dopo esser decollato, con un F-5 - una versione da ricognizione del Lockheed P-38 Lightning -, da una base della Corsica in direzione di Lione. Il 31 luglio 1944, Consuelo piange la morte del marito, Antoine, il suo più grande amore. “Memorie della rosa” è stato ritrovato solamente nel 1993 ed è stato pubblicato in Francia sette anni dopo, nel 2000. Il diario, il romanzo della vita di Consuelo insieme ad Antoine è diventato subito un best seller che ha fatto sognare e piangere la Francia. Una volta Antoine disse alla moglie che “poteva essere una scrittrice più grande di lui se solo l’avesse voluto”. Consuelo è la rosa maltrattata e adorata, è la Rosa di Antoine, che nonostante i reiterati tradimenti, non smetterà mai d’amare la sua piccola bambina, Consuelo. Consuelo de Saint-Exupéry in “Memorie della rosa” ci restituisce un ritratto vivace, duro e tragico, romantico, della vita di Antoine, della sua vita di rosa maltrattata eppure sempre adorata. Per la prima volta emerge da queste pagine un Piccolo principe quasi del tutto inedito, spogliato dell’aureola moralista. Leggendo “Memorie della rosa” si scoprirà che Antoine non fu che un uomo, un grande uomo, non solo fisicamente parlando, ma anche un affabulatore come pochi, uno Sherãzãd che sapeva raccontare storie come nessun altro. Ed ancora, uno Sherãzãd fragile, che in Consuelo trovò la Musa, la donna, l’amante, la sorella e la madre anche. Antoine de Saint-Exupéry adorava la madre e adorò allo stesso modo Consuelo, perché come ebbe lui stesso modo di dire alla moglie, lei, Consuelo, era per lui, Antoine, tutto, ogni figura femminile necessaria ad uomo come lui. “Memorie della rosa” è da poco uscito per Barbera Editore nella collana Planet, traduzione di Paola Ghinelli. Ci sono voluti sette anni perché questo documento arrivasse anche in Italia: ma è arrivato colmando un vuoto, dando così la possibilità di conoscere meglio la leggenda intessuta intorno all’artista e all’uomo che fu Antoine, l’autore de “Il piccolo principe”.
Un romanzo biografico essenziale, scritto con vérve confessionale, sincero sino all’ultima riga, un documento che Consuelo Suncin Sandoval De Gòmez ha lasciato a noi posteri: a noi dunque il compito di amare lei, Consuelo e Antonie, alla luce delle inedite rivelazioni che sono nelle “Memorie della Rosa”. Consuelo Suncin Sandoval De Gòmez è nata nel 1901 ad Arménia (El Salvador), ed è morta a Parigi nel 1979. Scrittrice, pittrice, amica di artisti e intellettuali come Duchamp, Balthus, Breton, Derain, è stata la musa ispiratrice e moglie di Antonie de Saint-Exupéry, conosciuto a Buenos Aires nel 1929 e sposato a Nizza l’anno successivo. Della sua turbolenta e leggendaria storia d’amore col grande scrittore francese, ha lasciato un manoscritto, ritrovato nel 1993 e pubblicato in Francia (dove è diventato un best seller) nel 2000 col titolo Mémoires de la rose.
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