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Leggi il riassunto del libro il Piccolo Principe |
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Antoine e' un uomo come tanti, possiamo riconoscerci nella sua esperienza almeno dal punto di vista interiore, possiamo trovare molti punti in comune. Se apri la mente, e varchi il confine della favola, puoi trovare, tra le righe, molteplici similitudini che conducono al quotidiano vissuto, in un modo del tutto consapevole con la mente, ma col cuore?
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Fino a quando , un giorno, "precipitiamo" dal quotidiano in un ipotetico "deserto" e incontriamo il bambino che c'e' dentro di noi, che vuole vivere, e con semplicita' ci prende per mano e passo passo, rivela un modo alternativo ed essenziale di vedere sentire e vivere la vita appunto "non si vede bene che col cuore.
L'essenziale e ' invisibile agli occhi".
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E' piccolo, Antoine quando, legge per la prima volta, in un enciclopedia la vita dei serpenti, i quali mangiano la preda tutta intera e poi si riposano per parecchi mesi. Questo racconto lo colpisce in modo molto particolare tanto che disegnera' un boa che ha mangiato un elefante e poi lo fa vedere agli adulti che vedono in quel disegno un cappello. Gli adulti non capiscono le cose, bisogna sempre spiegargliele. Cosi' ridisegna il boa ma stavolta dal di dentro. Fa vedere il nuovo disegno agli adulti, questa volta sono proprio spazientiti e lo pregano di lasciar perdere i boa dal di fuori e i boa dal di dentro.
Lo consigliano invece di applicarsi a discipline importanti come la grammatica, la geometria, la matematica. Nel primo capitolo e' chiaro il messaggio che Antoine vuole trasmettere, con il suo disegno numero uno :" l'essenziale e ' invisibile agli occhi". Un altro messaggio non trascurabile e' l'atteggiamento degli adulti che non valorizzano i talenti dei bambini, la creativita' e l' infanzia. Si vuole invece rendere il bambino subito grande e lungimirante simile al pensare dei grandi. La solitudine di Antoine comincia proprio a questa eta', quando viene consigliato di lasciar perdere le doti artistiche e diventera', piu' tardi, pilota di aerei. Imparera' cosi la geografia che che gli sara' di grande aiuto, per potersi orrizzontare nei suoi numerosi viaggi. Il suo disegno numero uno, lo portera' sempre con se, come se fosse un biglieto da visita. Antoine nella sua vita , conoscera' molte persone importanti vivra' a lungo in mezzo ai grandi.
E ogni volta che ne incontra uno che gli sembra di mente aperta, tenta l'esperimento del suo disegno. Cerca di capire se la persona che ha davanti e' veramente una persona comprensiva. Cosi' fa vedere il suo disegno ma tutti gli rispondono che e' un cappello. E allora non parla di boa, di foreste primitive, di stelle, si abbassa al suo livello, gli parlava di cravatte di politica di golf. A causa di un'avaria al motore, Antoine precipita nel deserto del Sahara, proprio mentre tenta di ripararlo, sente alle sue spalle una vocina : "disegnami una pecora". Immediatamente si alza come se fosse stato colpito da un fulmine, pensate alla sua meraviglia quando si gira e vede un bambino dai biondi capelli. Non ci sono abitazioni nel raggio di chilometri. Da dove sara' venuto? Il bambino insiste e cosi' Antoine ripropone il disegno del boa, subito il bambino gli risponde: " non voglio l'elefante dentro al boa. I boa sono pericolosi e gli elefanti sono troppo grandi. Per favore disegnami una pecora!" Cosi' Antoine disegna tre pecore ma nemmeno una va bene, decide di disegnare una scatola, la tua pecora e' dentro! Il Piccolo principe si illumina nel vedere quel disegno, il messaggio e' chiaro: "L'essenziale e' invisibile agli occhi". E' cosi' che Antoine fa conoscenza con il Piccolo Principe.
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