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Il Piccolo Principe
e Antoine De Saint-Exupéry

L'Amicizia, La Poesia del Piccolo Principe, e uno sguardo appassionato ad Antoine De Saint-Exupéry.



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e' molto semplice, non si vede bene che col cuore, l'essenziale e' invisibile agli occhi."
 
 

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Cosi il povero abitante non aveva nemmeno il tempo per riposarsi. Era veramente un mestiere terribile. Il Piccolo Principe, se ne ando'a malincuore, rimpiangeva di quel pianeta i suoi tramonti. Incontra un geografo, seduto nella sua scrivania, che studiava attentamente il libro, dove ha annotato la geografia descritta dagli esploratori.

E spiega che un geografo annota solo cio' che e' eterno , e non i fiori, che sono cosi' effimeri. Il Piccolo principe vuole capire il significato della parola effimero. Ebbene, effimero significa che " e' minacciato di scomparire in un tempo breve". Gli si strinse il cuore pensando al suo fiore, che aveva lasciato solo.


 

 


 
 

Il settimo pianeta, e' la terra, non vi trova nessuno e subito pensa di aver sbagliato pianeta. Incontra pero' un serpente, un tutt'uno con il colore della sabbia del deserto. Il serpente dice di essere molto potente, perche' ha il potere di restituire, colui che tocca, alla terra da dove era venuto. Cosi' si attorciglio' nella caviglia del Piccolo Principe, dicendo: " ma tu sei puro, vieni da una stella..." .Il piccolo principe, attraversa il deserto, e incontra un piccolo fiore, al quale chiede informazione sugli uomini. Il fiore gli risponde che li ha visti molti anni prima, e spiega: Il vento li spinge qua e la. Loro non hanno radici, e questo li imbarazza molto. Strada facendo, trova una montagna, sale sperando , una volta raggiunta la cima, di vedere tutta la terra e gli uomini. In realta' , una volta sopraggiunto, vede solo altre guglie, e un eco poco originale, che ripete tutto quello che dicono gli altri. Lungo il suo cammino, incontro' un giardino pieno di rose. Il Piccolo Principe, rimane molto contrariato perche ' immaginava di essere ricco di un fiore unico al mondo, invece "non possiedo che una qualsiasi rosa".

In quel momento appare la volpe, e' uno dei momenti piu' forti del suo viaggio. Infatti la volpe gli insegnera' l'arte o necessita', di creare "legami", il rito fa si che una persona diventi (Per Te ) unica al mondo. La volpe gli insegnera' a non fermarsi sulle apparenze, ma scoprire che sotto la scorza di ognuno, c'e' qualcosa di invisibile che e' piu' importante . E infine nel valore di un legame, e' insito la responsabilita', che esso racchiude, verso l'altro. Nel caso del Piccolo Principe , era la sua Rosa, lui l'aveva addomesticata, e il suo richiamo cominciava a farsi sentire. Strada facendo incontra un controllore, che smista i viaggiatori a mazzi di mille. Ci sono treni che vanno, treni che vengono, treni che si rincorrono. Il Piccolo Principe non ne intuisce il senso e chiede, "perche viaggiano in continuazione? Non sono contenti li dove sono? " Il controllore gli risponde, " Non si e' mai contenti dove si sta". "Ma cosa fanno nei treni?" " Nulla, dormono la dentro, e sbadigliano, solo i bambini schiacciano il naso contro il finestrino.

 

Solo i bambini sanno quello che cercano" " perdono tempo per una bambola di pezza, e lei diventa cosi' importante che, se gli viene tolta, piangono..." " Beati loro" risponde il controllore. Cammin facendo, incontra un mercante che vende pillole contro la sete. A cosa servono chiede il Piccolo Principe " Servono per risparmiare tempo, pensa che si risparmiano cinquantatre minuti alla settimana" " Sai cosa farei con i cinquantatre minuti, ribatte il Piccolo Principe, camminerei lentamente verso una fontana". E' sempre Antoine aviatore, che racconta il misterioso incontro, con un altrettanto strano ometto. Antoine , non ha ancora riparato il suo aereo, e le scorte di acqua sono terminate. Ma il Piccolo Principe , propone di cercare un pozzo. Ma come e' possibile trovare un pozzo in pieno deserto, e come trovare un ago in un pagliaio! Tuttavia si incamminano, ma la sete la stanchezza giunge al sopravvento e cosi stremati si siedono. " come e' bello il deserto, dice il Piccolo Principe" Ed era vero" mi e' sempre piaciuto il deserto.

Ci si siede in una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio...". " Cio' che abbellisce il deserto" disse il Piccolo Principe " E' che nasconde un pozzo in qualche luogo.." "Ma gli occhi sono ciechi, Bisogna cercare col cuore". Ripresero il cammino trovarono un pozzo al levar del sole. Ed e' in questo frangente, che il principe trova il luogo dove un anno prima era caduto. Chiese ad Antoine, di ricordarsi della promessa fattagli, quella di disegnare una museruola per la pecora che avrebbe portato nel suo pianeta. Era un segnale di commiato, l'addio " fa piangere un poco se ci si e' lasciati addomesticare..." . Infine il Piccolo Principe, Lasciato solo, vicino al pozzo, trovo' il serpente. "Era il momento di tornare al suo pianeta, ci avrebbe pensato il serpente con il suo veleno, a farlo ritornare alla terra donde era venuto. Segue un commiato struggente tra i due, ma con la promessa che si sarebbero incontrati nel celo a guardare le stelle, e insieme avrebbero riso felici.

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Ebook in omaggio
>>Riassunto del libro Il Piccolo Principe