NASCE LA SUA FILOSOFIA
Furono le ore antecedenti al suo primo volo, durante una passeggiata nella sera fredda, che rappresentano almeno a posteriori , la base della sua filosofia. Nel 1926, Saint-Exupéry, era ancora preoccupato piu' del suo sviluppo individuale che di quello dell'uomo in generale, ma questo cambio' non appena divenne indipendente, non appena alla lettera divenne indipendente. Infatti ora guadagnava 1000franchi al mese e smise di chiedere finanziamenti alla sua famiglia. Secondo lui-e SaintExupéry spesso ingigantiva gli avvenimenti, ma quasi mai li falsava- queste ore giunsero a spiegargli la capacita' del lavoro, dell'abilita' di una missione di di sollevare l'uomo al di sopra di se'.
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Passeggio' nelle strade di tolosa , affascinato da quella sensazione mista di orgoglio e di irrequietezza nervosa che qualunque innamorato conosce. Chi lo incontrava, non sapeva che stavano per affidare a lui , le loro speranze, i loro preziosi interessi economici, affinche lui le portasse oltre le catene dei monti e oltre i confini; era un pastore , un guerriero, un mago. " Io solo ero in confidenza con le stelle " pensava gustando la sua nuova responsabilita', l'aroma religioso del suo incarico.
Quella mattina si sveglio' presto, e raggiunse la fermata del tram che lo avrebbe portato all'aereoporto. La sua uniforme non era diversa da quelle che indossavano le numerose persone che erano salite con lui, ma a differenza degli altri lui non si sarebbe chiuso in un ufficio, lui sarebe stato a combattere coi draghi su nel cielo, improvvisamente Antoine si accorse di quanto era stato vicino alla morte quand'era impiegato.
Il tram divento' una crisalide da cui un uomo poteva emergere trasformato. E questa mattina egli senti' "nascere in se' il sovrano"
"Vecchio burocrate, compagno mio qui presente, nessuno ti ha mai fatto evadere e non sei per niente responsabile. Ti sei costruito la pace , a furia di accecare col cemento, come fanno le termititutti gli spiragli aperti alla luce. Ti sei raggomitolato nella tua sicurezza borghese, nel giro delle tue occupazioni abitudinarie , nei riti soffocati della tua vitadi provincia: contro i venti, le maree, le stellehai innalzatoquesto umile bastione. Non vuoi darti pensiero dei tuoi grandi problemi, hai gia' penato abbastanza a scordare la tua condizione di uomo. Non ti senti abitatore di un pianeta errante , non ti poni mai le domande senza risposta: sei un piccolo-borghese di tolosa . Nessuno ti ha afferrato per le spalle quando era ancora in tempo."
Non c'era stato nessuno che aveva risvegliato il musicista, il poeta, l'astronomo nascosto nelle loro anime. Non c'era nessun "giardiniere" per gli uomini, nessun dottore delle anime, nessuno che volesse, come il Piccolo Principe, proteggere, curare e coltivare la sua rosa. Latécoère lo aveva preso per le spalle appena in tempo, Daurat era il suo "giardiniere"
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