Le critiche di Popper, vanno nella direzione del non falsificabile, cioe’ non e’ una teoria scientifica se non e’ falsificabile. L’impianto psichico di Freud, e’ quasi spiritualistico dice la Casagrande, nei confronti di questo impianto, non ci si puo’ porre se non in un atteggiamento fideistico. Cerchiamo di capire qual’ e’ il punto di vista psicodinamico psicanalitico, perche’ da quello non possiamo prescindere. Cerchiamo di fare una chiara rilettura dell’ uomo e le sue esperienze. Alcuni punti fermi su Freud, il quale mette in relazione diretta senza soluzione di continuita’, normalita’ e patologia, perche’ sono gli stessi processi per cui il processo e’ unico ma, qualcuno rimane nella normalita’ e qualcuno cade in patologia, ma il processo e’ uguale, per cui non possiamo non parlare di normalita’ e patologia nello stesso tempo.
Freud considera di per se terapeutica la relazione, non solo quella del setting fra terapeuta e paziente, con tranfert e controtranfert del terapeuta, ma anche la relazione quotidiana di ognuno di noi con gli altri. Quello che portera’ avanti questa scuola e’ la relazione sulla teoria Fornariana, in cui la relazione di apertura, la relazione con l’altro, la relazione di aiuto e’ di per se terapeutica. Freud quindi, ricostruisce i processi evolutivi dai contenuti rappresentativi interni, dai ricordi, dai sogni, considerando il trauma rimosso, come causa di malattia. Vi do qualche assunto su questo. Nella ricerca, del trauma dimenticato, prima con l’ipnosi, poi attraverso l’interpretazione dei sogni, lapsus dimenticanze, tranfert, attraverso le associazioni libere, nasce il convincimento dell’esistenza dell’ inconscio. L’inconscio esce attraverso queste vie.
Il tranfert, i lapsus, le associazioni libere, l’interpretazione dei sogni, sono parti che compongono il setting. I comportamenti dell’uomo , quindi sono dettati dal senso che trova giustificazione, dall’inconscio, nell’inconscio e nella rimozione. L’inconscio si esprime attraverso i sogni, attraverso i lapsus le dimenticanze, e puo’ essere stimolato dalle associazioni libere. L’inconscio esce solo, attraverso queste vie, poi come sintomo esce come sintomo nevrotico. TEORIA TOPOGRAFICA di Freud,in cui l’apparato psichico si divide in tre aree: -CONSCIO , tutto il materiale psichico, pensieri, emozioni si ricordano, si tollera –Area PRECONSCIA, c’e’ materiale inconsapevole, ma si puo’ riportare alla memoria con ricorso alla volonta’, non e’ tollerabile questo materiale, ma non e’ neanche pericoloso. –INCONSCIO, materiale rimosso dalla coscienza, materiale endogeno (impulsi) e materiale esogeno
( esperienze esterne), rimosso non tollerato dalla coscienza, materiale pericoloso e fonte di angoscia, e che anche con uno sforzo di volontà, non e’ assolutamente tollerabile e non arriva alla coscienza.
Quando esce questo materiale, come esce, dove esce? Questo materiale ha una forza incredibile, quella dell’ES, che in qualche modo prepotentemente vuole la soddisfazione del bisogno, e che in qualche modo ha bisogno di valvole, di sfiati, che sono i lapsus, i sogni, le dimenticanze, e chiaramente questo materiale puo’ essere riconosciuto solamente nei casi di terapia Psicanalitica, dopo un allentamento delle difese. Fin quando le difese sono solide, e non si arrivera’ a capire il trauma, esso sara’ causa di angoscia. La teoria Topografica , viene in qualche modo rivista dallo stesso Freud nella TEORIA STRUTTURALE:
-ES ( Freud si rifa a platone, l’ES rappresenta da cavalli selvaggi , e’ totalmente inconscio, contiene le pulsioni della libido e le pulsioni aggressive. E agisce nella struttura psichica rispondendo, a queste pulsioni, ha una grande energia interna, ed e’ portato ad avere soddisfazione dei propri bisogni.
Ad opporsi a questo avremmo il –SUPER IO , considerato come le briglie, e cioe’ le regole esterne, della comunita’ esterna, del contesto in cui si vive. Il conflitto e’ quello dell’ES in conflitto con le regole introiettate nella identificazione con l’oggetto primario, ossia, la madre, poi continua con il padre, e i modelli di padre e di madre, e modelli, (persone) che noi incontriamo nella vita. Perche’ parlo di conflitto maggiore, perche’ nelle regole esterne c’e’ gia’ consapevolezza, per cui io il contatto ce l’ho gia’ a livello consapevole, e razionale, il vero conflitto nevrotico invece e’ inconsapevole. L’unica energia strutturale e’ quella dell’ES, mentre le altre due istanze , quella del Super io e dell’IO, prendono energia dall’ES, l’io cresce, e il super io ha una forza esterna endogena e una forza interna che e’ quella che poi ha a che fare con le identificazioni.
Il Super io ha una parte conscia, che e’ quella introiettata, nel momento in cui diventa tua, tu la metti dentro, e questa parte, non e’ che la rimuovi, ma e’ nell’inconscio, e una parte inconscia. –IO, la parte dell’io che agisce inconsciamente, sono i meccanismi di difesa, il conflitto nevrotico ce l’abbiamo a livello dell’ES, in conflitto con il super-io. E il conflitto interno ce l’abbiamo quando l’io funziona male, quando e’ debole , fragile. Questo succede quansi si ha avuto uno stile educativo o troppo autoritario , o debole. Il conflitto e’ tra Io e Super-io, e tra ES e Super-io, L’Io cerca di regolare il conflitto, non apre il conflitto. I meccanismi di difesa, sono prevalentemente inconsci, automatici, operanti in modo rigidamente inconscio, per evitare contatto, o riconoscimento di contenuti ambientali e affettivi inaccettabili e pericolosi.
L’Io e’ composto da una parte conscia, e da una parte inconscia (= che sono i meccanismi di difesa). Quando si comincia ad utilizzare i meccanismi di difesa? Gia’ dai primi mesi di vita, il bambino attiva delle difese per proteggersi dal dolore. In senso generale, una prima difesa che il bambino attiva, aiutato in ciò dagli adulti, è quella che si riferisce alla vita. Con ciò vogliamo dire che il bambino, in quanto non ha ancora gli strumenti per padroneggiare e tollerare la realtà, se la inventa, la trasforma e la “nega” con la fantasia. Con le favole si entra in un mondo dove i prati sono più verdi di quelli veri, i fiori hanno colori più variopinti e vividi e, poi, allontanandoci da queste immagini bucoliche, prevale la giustizia, il coraggio, l’ottimismo e, naturalmente, il lieto fine dove tutti “vissero felici e contenti”.
Senza dubbio, queste invenzioni hanno un valore difensivo e, in quanto funzionano, hanno un valore adattivo.I meccanismi difensivi dell’Io vogliono attenuare la fatica del vivere, sfuggire a sensazioni spiacevoli o francamente dolorose. Gia’ da bambino, nel corso dell’infanzia si attuano i meccanismi di difesa, e il bambino comincia ad utilizzarli in presenza di minacce, interne o minacce esterne tutte le pulsioni che lui non riesce in qualche modo ad accettare. I meccanismi di difesa sono presenti anche in condizione di normalita’. Il meccanismo di difesa, invade l’Io , si ripete in modo convulsivo, impedisce il buon funzionamento dell’ Io, persiste in eta’ in cui le necessita’ difensive si sono attenuate e’ usato in modo impulsivo e difensivo. C’e’ molta correlazione tra i meccanismi di difesa, esiste certamente una selezione fra i meccanismi di difesa maturi, difese superiori evolute, come la Rimozione, Lo Spostamento, l’Inibizione, la Conversione , la Sublimazione, l’identificazione. Esiste anche una definizione di difese primitive, che quelle sono fondamentali che sono la negazione, la scissione e la proiezione
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