in quella maniera la sua avventurosa esistenza; come tanti suoi eroi, come quello a lui piu' caroe piu' somigliante: Fabien, pilotadel corriere di Patagonia. La sua vita di aviatore e sopratutto la sua morte, rimasta per oltre vent'annimisterosa, fecero di uno scrittorecelebre una figura leggendaria. Saint-Exupéry-nato a Lione nel 1900- era entrato giovanissimo in aviazione; da semplice pilota di linea, divenne ben presto collaudatore e poi direttore di volo.
Pilotare un aereo cinquanta anni fa era una faccenda pèer molti aspetti ancora legata alle doti umane dell' aviatore : pochi gli strumenti, rudimentali le attrezzature...Anche un tipo poeticamente distratto come lui-i colleghi lo burlavanospesso per certe sue" dimenticanze" - poteva sempre sperare di cavarselaper il rotto della cuffia : come gli accadde in Africa; in America; davanti a Cannes mentre collaudava un idroplanoda corsa, e durantela guerra,quando ai comandi di un bimotoreLightning da 700 Km/h atterrava senza aver estratto il carrello. Da tutti questi incidenti era uscito malconcioe se a quarantaquattro anni riusciva ancora a volare era piu' per forza di volonta' che per effettiva attitudine. Al termine della carriera di pilota, era al culmine della sua opera di scrittore.
In Francia era talmente popolare che ancora sotto l'occupazionetedesca Gallimard, il prestigioso editore francese , pubblico' l'autobiografico Pilota di guerra, ritirato poi dal commercio per intervento delle autorita militari germaniche. Il suo primo libro apparso nel 1928, s'intitolava corriere del sud e narrava le audaci imprese dei primi piloti postali. Fu un tale successo che l'editore offri' a Saint Exupéry un contratto per altri sette romanzi. Nel 1931 il Premio Femmina assegnato al suo secondo lavoro, Volo di nottepubblicato in questo stesso anno, lo rese celebre e lo fece conoscere in tutto il mondo. Nel 1935 , durante un volo da Parigi a Saigon, ebbe un grave incidente nel Sahara; ferito nel fortunoso atterraggio, prostrato dalla fame e dalle fatiche, rischio' la morte.
Questa avventura fu l'argomento del suo terzo romanzo, scritto durante gli anni trascorsi a New York: Terra degli Uomini, nel 1939. Premiato dall'Academie Francaise, il libro che fu pubblicato contemporaneamente in Francia e in America, ebbe un enorme succeso. la narrazione, svota per episodi staccati, tutti filtrati attraveso la sottile e talvolta amara psicologia del protagonista, s'impone anche per la drammaticita' della situazione; ma nelle sue pagine ha rilievo sopratutto il sentimento morale, profondamente umanistico, del rapporto fra la persona e il rischio da accettare fino al sacrificio. Nel 1940 combatte contro i tedeschi, fu abbattuto e riusci' ancora una volta a salvarsi.
Rifugiatosi in America, pubblico' Pilota di guerra: l'amara storia della breve lotta e della grave sconfitta della Francia. nel 1943 torno' a combattere come pilota della Resistenza e scrisse quella stupenda favola , da lui stesso illustrata con delicati disegni, che lorese caro all'infanzia. Il Piccolo Principe. Nell' estate del '44, mentre volava verso le coste franciesi in ricognizone, fu abbattuto da un caccia tedesco. Il suo aereo fu visto precipitare senza che il pilota si lanciassecol paracadute. Saint-Exupéry infatti, sempre che non fosse rimasto uccisonello scontro, non avrebbe potuto far uso del paracadute: dopo l'ultimo incidentenon riusciva piu' ad alzare le bracciasopra la testa e quindinon poteva aprire da solo il tettuccio del posto di pilotaggio. A oltre quarant'annidalla scomparsa, la sua famae' rimasta intatta: Saint-Exupérye' ancora oggi l'autore francese preferito dai giovani di tutto il mondo.
L'OPERA
A Buenos Aires, centro di smistamento delle grandi retia ereopostali di America meridionale, Africa occidentale ed Europa, si vivono ore di ansia per la sorte del corriere di Patagonia. Rivière, il direttore che ha voluto quei voli notturni per non perder, di notte, il vantaggio accumulato di giorno sui servizi ferroviari e marittimi, segue attraverso i contatti radio sempre piu' radi la sorte di Fabien, che sara' presto raggiunto da un ciclone. Le ore notturne passano lentissime, il silenzio radio e' ormai assoluto: all'alba, mentre il corriere per l'europa rulla sulla pista di decollo, Fabien e il suo aereo vengono tolti dal quadro del "movimento". Un giorno un ingegnere aveva chiesto a Rivière, mentre questi si curvava su un ferito presso un ponte in costruzione: " Questo ponte vale il prezzo di un volto sfracellato?".
Non uno dei contadini per i quali si apriva la nuova strada avrebbe accettato, per evitare un lungo giroviziosofino al ponte sucessivo, di mutilare quel terribile volo: e tuttavia i pontio vengono costruiti. Chi allora decide la costruzione del ponte, se nessuno degli interessati ha il coraggio di farlo? Sono gli uomini come Rivière e fabien a decidere per tutti: accolandosi per primi la tremenda responsabilita' di chiedere la vita dei secondiperche' sia pagato l'esosoprezzo del progresso. Se dopo cinquant' anni Volo di nottenon e' stato dimenticatocome tutti gli altri romanzicelebratividell'epopea aviatoria , e' perche' quella domanda : " Questo ponte vale il prezzo ?" ce la poniamo ancora e sempre anche noi tutte le volte che il progresso esige il suo crudele sacrificio.
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