Scrive le sue poesie di notte, e si aggira di notte in cerca di un pubblico, avvolto in un lenzuolo o in una tovaglia e sveglia le sorelle e il fratello perche' assistessero alle letture recitate dei suoi nuovi versi. La loro opinione non era rilevante, cosi' trascinava i fratelli nella camera di Madame de Saint Exupèry, dove accendeva di colpo la luce e ripeteva energicamente il suo spettacolo. Le sue passioni non erano esclusivamente letterarie, e le sue vittime non erano solo i membri della sua famiglia. Aveva preso di mira anche la sua insegnante di musica , Anne-Marie-Poncet, un giorno le fu chiesto insistentemente se conosceva il funzionamento di un pistone. Alla fine fu costretta a zittire l'aspirante meccanico con un deciso" Basta Tonio ci stai proprio annoiando".Il pastore, amico di famiglia, visitava la famiglia molto spesso, e ricambiava l'ospitalita' dando lezioni di bridge, nemmeno lui veniva risparmiato dagli entusiasmi di Tonio. Un giorno dopo essere stato assalito dal dodicenne col progetto di un motore per una bicicletta volante, se ne ando' dicendo" Antoine e' veramente dotato per le scienze".
Tale affermazione incoraggio' il piccolo inventore, che insistette per avere un motore, voleva far volare una bicicletta. Ma quando questo scoppio' in faccia a François, gli fu confiscato. Prima di essere abbandonato pero', il motore divento' strumento per l'irrigazione del giardino, che doveva servire a coltivare cavoli carote, patate e tulipani. In seguito dichiaro' che il giardinaggio era la sua vocazione. Immagini di orticultura proliferano nei suoi scritti, i maggiori complimenti che potesse fare a una donna consisteva nel paragonare il suo aspetto a un ' aiuola di fiori, a un campo verde, a un giardino ben curato, affermazione strana per un uomo che non stava quasi mai a contatto con la terra, e a partire dai vent'anni aveva sviluppato una forte allergia per i tigli.
L'interesse per gli animali era molto vivo, nei fratelli Saint-Exupèry, ma non era ricambiato. Daltra parte si sa i bambini fanno i loro esperimenti di piccoli allevamenti , oppure tentano di curare un uccellino caduto dal nido esperiernze che finiscono quasi sempre con la morte della piccola creatura. Antoine era un bambino molto vivace irrequieto una zia disse che "era un demonio di prima categoria".
Per la mamma invece, Antoine era sognatore e sensibile quanto era turbolento. I miei fratelli deve ammettere Simonde SAint Exupèry, " erano insopportabili. Ma lo erano in quanto bambini esuberanti, non piu' controllati da un padre che era mancato troppo presto.
Il dolore piu' grande, che Antoine, potesse immaginare era quello di essere messo a letto senza il bacio della buona notte:" Mamma , ti chinavi su di noi, presiedevi a questo volo dei tuoi angeli, e perche' il nostro viaggio fosse tranquillo, perche' nulla osasse disturbare i nostri sogni, lisciavi ogni piega, ogni grinza , ogni ondulazione delle coperte." Era delicato quanto prepotente, autoritario ed eternamente bisognoso di lodi e di comprensione. Per questo ricorreva a sua madre. Probabilmente piu' di qualunque altra donna della sua vita, lei gliele forniva. Piu' tardi il suo compagno di scuola e amico Ségogne si rese conto della sua della sua acuta sensibilita': " Egli aveva un fiero bisogno di amicizia , amore e fiducia , insomma di molto affetto, senza il quale la sua personalita' non fioriva."
La vita di Marie non era semplice, trovo' conforto nella fede. La sua vita e la sua famiglia furono tenute insieme, senza complicazioni, dal "rispetto per la grande ricchezza del cristianesimo" ; la sua spiritualita' , se non la sua fede avrebbe profondamente segnato il figlio. Piu' volte scrisse alla madre che lei era il suo rifugio, la sua sicurezza, la sua "riserva di pace", la sua "fonte di tenerezza", il suo "sostegno onnipotente". Egli soffriva molto per la lontananza con la madre:
" e' a te che penso quando sono malato, quando sono triste, quando sono solo". L'anno prima le aveva inviato una lettera particolarmente intensa: "Cio' che mi ha insegnato il senso dell' infinito non e' stata la Via Lattea, l'aviazioneo il mare, ma il secondo letto della tua camera. Era una cosa meravigliosa essere ammalato. Quel letto era un oceano infinito a cui l'influenza ci ammetteva." Dovunque andasse, egli indossava questo feroce amore materno come una specie di mantello stringendoselo addosso sempre piu' man mano che invecchiava.
Egli asseriva : "Una volta adulto sei lasciato solo". Questa infanzia magica scorre sotto la superficie di tutte le opere di Saint-Exupèry. " Questo mondo di memorie infantili", scrisse a sua madre, quando aveva trent'anni, " mi sembrera' sempre disperatamente piu' reale dell' altro". E poi ancora " Non sono sicuro di aver vissuto dopo l'infanzia." E' come se le tempeste di sabbia , le tribu ribelli e i guasti meccanici del deserto fossero stati un sogno.
La definizione Baudelairiana del genio- l'infanzia recuperata volontariamente- poteva rivelarsi sia una maledizione sia una benedizione. Per Saint-Ex essa fu una costante di rimpianto. Quasi quarantenne affermera' " c'e' una cosa che mi rattristera' sempre, ed e' di essere diventato adulto." L'eta' adulta e' per lui un esilio di gran lunga piu' doloroso dei lunghi mesi di solitudine di Cap Juby. Il narratore del Piccolo Principee' estremamente solo nel mondo adulto, affinche' non incontra il Piccolo Principe emissario di un 'altra terra, dove i bambini possono affrontare problemi pesanti, ma restano bambini.
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