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Il Piccolo Principe
e Antoine De Saint-Exupéry

L'Amicizia, La Poesia del Piccolo Principe, e uno sguardo appassionato ad Antoine De Saint-Exupéry.



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Vita di Antoine De Saint Exupéry

>>La mamma di Antoine
>>Antoine fanciullo
>>La giovinezza di Antoine
>>Brevetto di aviatore
>>Primo incidente
>>Primo fidanzamento
>>Antoine agente di commercio
>>Prima pubblicazione
>>Entra nell'aviazione
>>L'aeropostale
>>Nasce la sua filosofia
>>Cap Yuby
>>trasferimento in Sud America
>>Consuelo Suncin
>>Incidente nel Sahara

>>Scomparsa in volo
>>Ultimo volo aereo

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e' molto semplice, non si vede bene che col cuore, l'essenziale e' invisibile agli occhi."
 

ANTOINE AGENTE DI COMMERCIO

Nel 1925 cambia lavoro e diventa agente di commercio nell' ambito dell' industria automobilistica. L' azienda lo introduce nel commercio facendogli conoscere ogni parte dei camion, in quel periodo lavoro' molto a fianco dei meccanici. Questa nuova condizione di vita gli dava molte soddisfazioni, e come lui stesso asseri' si trovava a suo agio a lavorare assieme ai meccanici.

Imparo' molte cose sui motori e divenne esperto. La vita di agente pero' lo obbligava a vivere una vita nomade , come lui dice e' come un esilio, si trova a vivere molti momenti di silenzio, che lui paragona alla vita dei pellegrini.

 








Cosi' riprende a scrivere molte lettere ai suoi amici, a sua madre, queste lettere non avevano una data ma bensi' avevano un titolo per esempio " Il giorno dopo di ieri" , era molto originale.
In quel periodo vive a Mountlucon, la desdcrive come una " cittadina tranquilla piena di piccoli bottegai, che passano la tutta la loro vita nel raggio di trenta metri, . L'esistenza puo' coincidere con un viaggio cosi' breve".
Comunque questo era il suo primo incontro con il mondo reale, e questa nuova esperienza gli apri' gli occhi. Durante l'anno di permanenza alla SAURER, cosi' si chiamava la ditta per cui lavorava, non ebbe molto successo, sui libri c'era scritto che non vendette piu' di un camion e mezzo in un anno; a differenza dei suoi colleghi che ne vendevano almeno due o tre. La sua permanenza fu un fallimento, anche se il direttore dell'azienda aveva un' ammirazione per Antoine, con lui poteva parlare di Baudelaire. Antoine era un ' arista, eccentrico, umorista, e si era attirato la benevolenza del direttore che aveva un debole per gli artisti.
Nel 1926, lascia volontariamente la Saurer, anche se non aveva alcuna alternativa, ma a quell' epoca aveva l'idea che i suoi tentativi letterari avrebbero presto portato a qualcosa. Si reca cosi' a Parigi, dove non riesce ad integrarsi : " Dopo un' assenza cosi' lunga, si perde il posto, non si e' piu' a casa propria".
Non lo attira piu' la vita mondana, scrive a sua madre:" Devi perdonarmi la mia inaccessibilita' , e il mio restare chiuso in me stesso". Le conversazioni oziose lo annoiavano, i ragionamenti facili lo facevano arrabbiare, la falsita' e l'esteriorita' lo riducevano al silenzio , le rivelazioni in pubblico di dettagli intimi lo facevano ruggire. Ma restava intimamente circospetto sul tema della sua vitapersonale .
In questo periodo detestava le persone che scrivevano per divertirsi scrisse :" PER SCRIVERE BISOGNA VIVERE" . Non sopportava che gli srittori si preoccupavano troppo dello stile, solo una cosa importava ad Antoine: " L'essenziale e' avere qualcosa da dire". Affermava : "La societa' dei caffe' non mi ha insegnato niente, mi piacciono le persone che sono legate alla vita dal bisogno di mangiare , di nutrire i figli e di arrivare alla fine del mese. Sono piu' saggi."
Jean Escot, non fu l'unico amico a notare che Antoine preferiva parlare con un onesto stradino che a un colto amministratore. Nei due anni precedenti Antoine visse senza soldi, senza occupazione stabile, un fidanzamento fallito, il cuore infelice, la giovinezza che passava, questa esperienza si rivelo' dono divino: furono le prime fatiche che gli insegnarono a vivere a formare un carattere forte, e gli fu utile negli anni a venire, quando si trovo' in mezzo ai cicloni, alle tempeste di sabbia e alle incertezze del servizio postale.
Inizialmente, per necessita', sviluppo' il rispetto per cio' che faceva affaticare un uomo . Per anni ogni sua scelta, andava contro il suo vero essere: "ci volle tutta la sua tecnica per superare i vantaggi della sua nascita, e il farlo fu uno dei suoi maggiori successi".

PRIMA PUBBLICAZIONE e amicizie in alto loco

Aforisma: la cosa che temo di piu' nella vita e' dipendere dalle opinioni altrui ed essere legato a una costante routine. Charles Lindbergh
Nel 1925 Antoine si incontra con Jean Prévost, direttore del Navire D'Argent, in un salotto frequentato da Gaston, Gallimard, Gide, Schlumerger.Grazie a queste conoscenze, nel Aprile del 1926 nella rivista letteraria "Il Navire D'Argent", pubblico' per la prima volta Il nome di Antoine de Saint-Exupéry, con "L'aviatore" .